Via Lattea: affacciamoci alla finestra

La Via Lattea: affacciamoci alla finestra

Quando nelle notti d’estate in montagna, al riparo dall’inquinamento luminoso, vediamo la Via Lattea che attraversa il cielo, come possiamo farci un’idea della sua rappresentazione 3D ben sapendo che noi la stiamo osservando dall’interno di essa?

Per costruzione dell’immagine, quando volgiamo il nostro sguardo in cielo da Nord-Est a Sud-Est sappiamo che stiamo guardando una proiezione di un oggetto 3D, in quanto vediamo solo lungo la nostra linea di vista di un oggetto tridimensionale: perdiamo quindi il concetto di profondità. Le stelle che compongono la striscia lattiginosa sembrano essere tutte alla stessa distanza da noi, ma ovviamente non lo sono: cerchiamo di ricostruire l’immagine originale.

La Via Lattea con il software Stellarium (proiezione stereografica) nel periodo estivo alle latitudini del Nord Italia

La figura precedente mostra la proiezione della Via Lattea in cielo in una notte d’agosto per il Nord Italia: si riconosce bene il triangolo estivo formato dalle stelle Vega, Altair e Deneb. Iniziamo ad analizzare l’immagine partendo da destra, e facciamo un confronto con la proiezione della Via Lattea dall’alto in cui è stata divisa in sezioni centrate sul Sistema Solare che mostrano le zone della Galassia da dove si estendono le costellazioni (qui).

  • Direzione di osservazione Sud (la parte “destra” dell’immagine): si riconosce l’asterismo della teiera del Sagittario. Quando osserviamo in questa zona di cielo stiamo guardando verso l’interno della Via Lattea, nella direzione del nucleo: stiamo quindi osservando una zona molto densa di stelle molto distanti rispetto alla posizione del Sistema Solare. Stiamo guardando “davanti” a noi.
  • Direzione di osservazione Sud Est – Est. A mano a mano che volgiamo lo sguardo verso “sinistra” dell’immagine, ovvero verso Est, il nostro sguardo si allontana dalla direzione del nucleo galattico per raggiungere i bracci esterni: ovvero ad oggetti che sono lungo la nostra direzione di vista più vicina a noi (Aquila e Cigno). Stiamo guardando “di lato”.
  • Direzione di osservazione Est – Nord Est: in questa zona stiamo guardando verso l’esterno del disco galattico, quindi gli oggetti che vi appartengono (Cassiopea e Perseo) sono oggetti la cui distanza da noi riprende ad aumentare e che si trovano in parte all’esterno rispetto al Sistema Solare. Questo significa che gli oggetti di questa zona di cielo si trovano “dietro” di noi.

Se vogliamo dare un’immagine tridimensionale di quanto stiamo osservando  possiamo dire che guardano la Via Lattea dalla direzione Sud verso la direzione Nord (ovvero nell’immagine partendo da sinistra verso destra) stiamo guardando verso il nucleo (all’interno rispetto a noi), quindi stelle presenti nei braccia di spirale più esterne al nucleo (in termini di distanze gli oggetti sono mano a mano  più vicini a noi perché la distanza diminuisce) ed infine guardiamo oggetti che si trovano dietro di noi (stelle avvolgono il Sistema Solare passando dietro noi) e la distanza da noi torna ad aumentare.

Qui in basso è presente la stessa immagine precedente dove viene messo in evidenza il concetto di distanza e posizione.

Lo stesso concetto possiamo vederlo di nuovo se guardiamo la Via Lattea dall’alto a volo di uccello, mantenendo la stessa analogia con i colori della figura precedente.

A questo punto, la prossima volta che volgiamo lo sguardo al cielo saremo più consapevoli di qual è il posto all’interno del nostro quartiere e come ci muoviamo all’interno di questa infinita giostra galattica.

Bibligrafia e riferimenti

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