
Il sistema ottico del LM (Alignment Optical Telescope, AOT) veniva usato in due momenti:
- per l’allineamento dell’IMU in navigazione: a causa della presenza della struttura del CM a cui era agganciato veniva usata solo la posizione frontale. Gli astronauti, una volta selezionata la stella di riferimento, aspettavano il passaggio della stessa lungo il cursore Y; quindi, manovravano lentamente il LM finché la stessa stella attraversava il cursore X.
Entrambe le misurazioni, insieme alla misura degli angoli del sistema inerziale e l’orario, venivano registrati dall’LGC. Dato che il passaggio su ogni cursore definiva un piano passante per la stella, con due misure l’LGC era in grado di identificare la linea retta (intersezione di due piani) ovvero la direzione LM-stella. Bastavano due misurazioni per definire l’orientazione della piattaforma rispetto ad un predefinito sistema di coordinate5.

Bisogna tener presente che durante il viaggio il LM è agganciato al CSM; quindi, la precisione della misura dipendeva anche da quanto fossero allineate le due capsule lungo l’asse longitudinale. Anche piccoli scostamenti dovuti ad un non perfetto allineamento durante la TDE (Transposition, Docking & Extraction) dovevano essere tenuti in considerazione dal CMP prima di allineare i due sistemi per la misurazione. Nel tunnel di raccordo infatti c’era una scala graduata chiamata Docking Tunnel Index (DTI) dove era possibile leggere questi disallineamenti: prima dell’allineamento dell’IMU nel LM3, il CMP annotava i valori di DTI e li sommava algebricamente ai valori dell’IMU per la correzione.
Sullo stesso reticolo era disegnata dal centro fino al bordo una spirale archimedea. La spirale di Archimede ha la proprietà di muoversi verso l’esterno a variazione costante: ovvero la spirale si muove verso l’esterno in modo proporzionale all’angolo formato fra il cursore e la distanza dal centro di riferimento (dopo una rotazione di 90° la spirale si sposta di ¼ della distanza dal bordo del reticolo).
- per effettuare dei riferimenti sulla superficie lunare: in questo caso il LM è in posizione fissa, quindi l’astronauta impostava il campo visivo dell’AOT con un selettore fino ad incrociare la stella di riferimento con il cursore Y (shaft angle) poi l’astronauta ruotava la spirale finché essa non incrociava di nuovo la stessa stella di riferimento (trunnion angle).
Le misure venivano inviate all’LGC che calcolava la posizione angolare della stella rispetto al riferimento centrale del campo visivo: con una proporzione il computer poteva calcolare l’angolo di rotazione. Anche in questo caso due misure erano sufficienti per determinare l’orientazione spaziale della piattaforma stabile dell’IMU5

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Nello spazio il concetto di alto/basso non ha senso ma per l’equipaggio era necessario creare un sistema di riferimento indipendente entro il quale definire delle coordinate e identificare un movimento rispetto a queste.
Gli ingegneri della NASA avevano definito una serie di sistemi di riferimenti fissi ognuno indipendente dall’altro, legati tra loro da trasformazioni matematiche (dirette ed inverse), in modo tale che si poteva passare da un sistema all’altro all’occorrenza con calcoli matriciali.
Per ogni sistema di riferimento, il sistema ottico consentiva di riconoscere l’orientazione corrente rispetto alle stelle. La maggior parte dei sistemi di coordinate aveva come riferimento la Terra o la Luna, ed erano rotanti o non rotanti. Ve ne erano altri invece che prendevano come riferimento la capsula (CM/LM).
Ogni sistema di coordinate veniva identificato con:
- un nome
- origine degli assi
- orientazione
- tempo di riferimento
Ecco i principali usati:
- Basic Reference Coordinate System (BRCS). In questo sistema di riferimento l’origine delle coordinate è riferito al corpo celeste gravitazionalmente dominante per l’Apollo (Terra o Luna), in funzione della SOI in cui il CSM si trova.
- L’asse X è diretto lungo il punto vernale
- L’asse Z diretto verso il Polo Nord celeste
- L’asse Y segue le regole della mano destra
L’orientazione costante consente di avere come riferimento le stesse stelle indipendentemente dal corpo celeste di riferimento a parte l’origine degli assi che si sposta di 384000 Km. La posizione delle stelle era espressa secondo questo sistema di coordinate e come anno di riferimento si considerava il principio del più vicino anno besseliano6.
- Earth-Moon Plane Coordinate System: (EPCS). In questo sistema di riferimento l’origine delle coordinate può essere sia la Terra o la Luna.
- L’asse X è diretto lungo la tangente Terra-Luna positivo lungo la direzione della Luna
- L’asse Z normale al piano Terra-Luna parallelo al vettore momento angolare della Luna (positivo Nord)
- L’asse Y segue le regole della mano destra
- Inertial Measurement Unit Coordinate System (IMUCS) Questo sistema di coordinate usa l’IMU come riferimento, la cui orientazione è visibile agli astronauti all’interno del CM e LM attraverso il FDAI (Flight Director Attitude Indicator). Nel CM l’origine si trova nel centro di massa della piattaforma e lo stesso avviene per il LM durante la fase di rendezvous. Durante la fase di allunaggio l’allineamento è definito in modo tale che sia zero quando si trova sulla superficie nel punto di allunaggio e l’orientazione della piattaforma è definita da un vettore chiamato REFSMMAT (Reference Stable Member Matrix) espresso in coordinate BRCS4.
- CSM/LM Vehicle Coordinate System (CSM/LM-VCS) È un sistema dove il riferimento fisso è il CSM. L’origine delle coordinate è definite 1000 pollici (25,4 m) sotto lo scudo termico del CM.
- L’asse X è diretto lungo l’asse longitudinale positivo nel senso del vettore di spinta del SPS (Service Propulsion System)
- L’asse Z è positivo nella direzione dei piedi degli astronauti
- L’asse Y segue le regole della mano destra
Nel LM l’origine si trova 200 pollici (5,08 m) sotto la base dello stadio di ascesa e l’asse Z è positivo lungo la direzione di uscita del boccaporto principale.
- Earth/Moon Fixed Coordinate system (E/M-FCS) Questo sistema fisso rispetto alla Terra/Luna serve per conoscere l’esatta posizione di lancio dalla Terra o la posizione del luogo dell’allunaggio. L’origine si trova nel centro di massa del corpo celeste.
- Per la Terra:
- L’asse X è rappresentato dall’intersezione dell’equatore con il meridiano di Greenwich.
- L’asse Z è diretto verso polo Nord celeste.
- L’asse Y segue le regole della mano destra.
- Per la Luna:
- L’asse X è rappresentato dall’intersezione dell’equatore con il meridiano di longitudine 0°.
- L’asse Z è diretto verso polo Nord celeste.
- L’asse Y segue le regole della mano destra.
- Per la Terra:
Vi erano anche altre coordinate quali le “classiche” coordinate orbitali, coordinate rispetto al centro di massa del CM/LM, coordinate polari ed altri sistemi basati sul sistema di riferimento del radar.




A parte le situazioni in cui bisognava accendere gli RCS (volo accelerato), per la maggior parte del tempo la navigazione Terra-Luna (e viceversa) del CSM era una navigazione in caduta libera. La navigazione in tale spazio si basava su una metodologia chiamata navigazione stimata (DR, Dead Reckoning) simile a quella implementata nella navigazione marittima.
Durante la navigazione stimata, l’aggiornamento del vettore di stato si basava sulla conoscenza della stima corrente di , quindi dalle misure effettuate con il sistema ottico e si stimava il nuovo valore
. Questo tipo di navigazione si basa su un punto di riferimento iniziale
noto da usare come base per calcolare le stime successive. Dato che con questo metodo l’errore di navigazione si accumula, venivano implementati anche altri algoritmi via software nell’AGC. Eccoli:
- Metodo di Enke: si tratta di un metodo molto preciso che considera anche l’oblazione terrestre. Veniva tracciata in base al
corrente l’orbita (una conica) del CSM all’istante
con il corpo celeste gravitazionalmente dominante, poi si consideravano gli effetti gravitazionali degli altri corpi celesti per identificare le deviazioni dalla conica di riferimento. Si otteneva un nuovo
. Eventualmente, se la deviazione fosse stata oltre una prefissata soglia, si sarebbe proceduto a un processo di rettificazione.
- Integrazione conica: un metodo più veloce del precedente e fornisce una buona approssimazione e compromesso di tempo di calcolo (usato nella fase di rendezvous). La stima di
avveniva con una predizione in avanti a partire dai coefficienti che descrivono l’equazione dell’orbita corrente (conica).
Queste misurazioni avvenivano in anello aperto, ovvero applicando i risultati forniti dalle equazioni del moto. Era possibile anche includere nei calcoli le misure effettuate dagli astronauti ed in questo caso si parla di misurazioni in anello chiuso.
Le misure e le stime correnti provenienti dalle equazioni venivano confrontate con le misure del sistema ottico (∆δ). Un processo statistico (filtro di Kalman) basato su una matrice di pesi (matrice ) identificava lo stimatore ottimo con le nuove correzioni ∆r da applicare al vettore di stato. Questi ultimi valori venivano inclusi nella stima finale di
. Il processo era ripetuto ad ogni misura.
Nel caso di volo accelerato venivano usate delle funzioni implementate nel Servicer (funzione READACCS) con il seguente metodo:
- Lettura dei valori dai giroscopi ed accelerometri dell’IMU (e il timestamp) e salvataggio in locazioni di memoria
- Conversione delle misure dal sistema di riferimento dell’IMU in coordinate correnti
- Applicazione del metodo DR: Stima (su un periodo di 2 secondi) del valore locale di g, quindi calcolo del nuovo valore di
con una continua predizione in avanti del vettore di stato (nessuna approssimazione basate sull’orbita, ma solo misurazioni locali).
In momento in cui era necessario una precisione maggiore o ad intervalli regolari veniva periodicamente aggiornato con il metodo più preciso oppure da Terra. Nel caso del LM nelle equazioni potevano essere integrate anche le informazioni provenienti dal Landing Radar (LR), come infatti avvenne per l’allunaggio.
Note
3Da Terra veniva trasmessa anche una copia della REFSMMAT relativa al luogo dell’allunaggio assieme all’aggiornamento del vettore di stato.
4Durante la missione lunare sono state usate diverse REFSMMAT a seconda delle fasi di volo: Lift Off, TLI (Trans Lunar Injection), PTC (Passive Thermal Control), LOI (Lunar Orbit Insertion), LLS (Lunar Landing Site), LOPC (Lunar Orbit Plane Change), LA (Lunar Ascent), TEI (Trans Earth Injection) ed EE (Earth Entry)
5Per definire un sistema di coordinate nello spazio (una base in R3) sono necessari due osservazioni stellari. Due vettori sono necessari per definire un piano, mentre tramite il prodotto vettoriale si genera un terzo vettore normale ai primi due. Un processo di normalizzazione definisce una base ortonormale.
6L’anno besseliano è un anno tropico che inizia quando il Sole raggiunge la longitudine eclittica di 280°
Bibliografia
- The Apollo Guidance Computer, Frank O’Brien – Springer
- Apollo experience report, Guidance and control systems: Primary guidance, M. D. Holley, W. L. Swingle, S. L. Buchmun, C. J. LeBlanc, H. T. Howurd, and H. M. Biggs – Johnson space center
- Guidance Navigation Control, Apollo News Reference – Grumman
- Apollo Onboard Navigation Techniques, NASA
- Apollo Guidance & Navigation Control, MIT January 1967
- https://www.hq.nasa.gov/alsj/aot.htm
- https://history.nasa.gov/afj/ap15fj/04troubleshoot_ptc.html
- https://history.nasa.gov/afj/ap13fj/04day1-end.html
- https://space.stackexchange.com/questions/21994/did-the-combined-command-and-service-module-and-lunar-module-perform-another-180
- https://www.universetoday.com/142897/the-story-of-the-apollo-guidance-computer-part-1/
- https://apollo11space.com/apollo-and-gimbal-lock/
- https://history.nasa.gov/afj/ap11fj/04nav-housekeep.html
- https://history.nasa.gov/afj/ap13fj/10day3-free-return.html
- https://tranquillitybase.files.wordpress.com/2011/12/fdai_cm.jpg
- https://wehackthemoon.com/tech/space-sextant-navigates-moon-missions
- Project Apollo Coordinate Systems, June 1965 – NASA